LETTO SU MICRON / Di SCIENZA, DI CLIMA E DI BELLE ADDORMETATE

LETTO SU RIVISTA MICRON


“Some people have chosen not to listen to us. And that is fine. We are after all just children. You don’t have to listen to us, but you do have to listen to the united science, the scientists, and that is all we ask; just unite behind the science”.

Discorso di Greta Thunberg all’Assemblea Nazionale francese, 23 luglio 2019

Ci siamo abituati alla devastazione della foresta amazzonica e agli sbarchi dei migranti, all’estinzione dell’orso polare e alle balene spiaggiate uccise dalla plastica. Nelle ultime settimane abbiamo assistito ai devastanti incendi in Alaska e Siberia, lo scioglimento del permafrost e dei ghiacciai alpini. Lo scenario sembra quello di un film di fantascienza. Eppure, gli appelli e gli allarmi degli scienziati fanno la loro comparsa di tanto in tanto sui media nazionali, senza destare troppo scalpore. Tanto tra i politici e i cittadini, quanto tra i giornalisti stessi.

La generale indolenza dell’opinione pubblica rispetto alle catastrofi ambientali, del resto, non è che la punta dell’iceberg. Quello dell’ambiente infatti è solo uno tra i molti scottanti temi scientifici pressoché ignorati dal grande pubblico e dai media. Se il primo dovere dei giornalisti è quello di difendere il diritto all’informazione, forse, nel nostro giornalismo, qualcosa non sta funzionando a dovere. Ne abbiamo parlato con Michele Bellone, giornalista scientifico e curatore editoriale di Codice Edizioni, e con Marco Cattaneo, fisico e giornalista, direttore delle riviste Le Scienze e National Geographic.

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