Grande successo per il corso SAFA dedicato alla gestione dei rifiuti

 

Si è tenuto questa mattina, presso la Sala Convegni di Arpa Umbria a Terni, il corso organizzato dalla SAFA, (Scuola di Alta Formazione Ambientale Arpa Umbria): ‘La gestione dei rifiuti fra novità normative, operatività e controlli’.

 
Il corso ha visto una grande partecipazione sia in sala che da remoto.

 
L’argomento centrale del corso ha trattato la gestione dei rifiuti, con un focus particolare sulle attività di controllo, illustrando le ultime novità normative e la loro applicazione sul campo.

 
I lavori, dopo i saluti e l’introduzione del Direttore Generale, Luca Proietti e del Direttore del Dipartimento Territoriale Umbria Sud, Francesco Longhi, sono entrati nel vivo con le relazioni della dottoressa Giulia Guagnini, giurista d’impresa ed esperta di diritto ambientale, e il Colonnello Gaetano Palescandolo, comandante regionale dei Carabinieri Forestali.

   
I due relatori sono infatti gli autori di una recente pubblicazione: Il Prontuario della Disciplina dei Rifiuti, edito nel settembre di quest’anno. Il testo si propone come una sorta di manuale destinato alle Forze dell’Ordine e alle autorità di controllo nel campo dei rifiuti.

 
A concludere la mattinata di formazione, una tavola rotonda a cui hanno preso parte, oltre ai due direttori di Arpa Umbria, Giancarlo Marchetti, Direttore generale di Arpa Marche e Andrea Rafanelli, Dirigente Serv. Energia, Ambiente, Rifiuti Regione Umbria.

 
“Quello dei rifiuti e della loro gestione – ha dichiarato Luca Proietti – è un argomento particolarmente sentito dai cittadini e dalle Istituzioni. Molte sono le segnalazioni che ci giungono – ha spiegato Proietti – per depositi abusivi e abbandono di rifiuti. Oltre al danno ambientale, queste attività, che a volte sono legate ad attività illecite legate al traffico e allo smaltimento dei rifiuti, rappresentano un rischio per l’inquinamento delle falde acquifere e dei terreni”.
“Fondamentale – ha concluso il Direttore di Arpa Umbria– la sinergia fra i vari enti di controllo e le attività di educazione ambientale finalizzate alla creazione di una diversa consapevolezza riguardo a questo problema”.

 
Molte le adesioni da parte di militari dei Carabinieri, funzionari di enti locali, e operatori di aziende private.

 

[CS del 06/10/21]