Radioattività

L'attività di Arpa

In tema di Radiazioni ionizzanti Arpa Umbria si occupa di:

  • Controlli su matrici alimentari in accordo con il piano regionale dei controlli sugli alimenti
  • Controllo della radioattività in matrici ambientali
  • Monitoraggio indoor della presenza di radon negli edifici

Tale attività è inserita all’interno di quella più ampia delle Reti Nazionali di Sorveglianza della radioattività ambientale, di cui Arpa Umbria è parte integrante. L’essere all’ interno delle Reti Nazionali garantisce l’omogeneità dei criteri di scelta sia delle matrici da campionare, che delle modalità di campionamento e di misura, nonché la confrontabilità del risultato finale, che oltre ad essere gestito “in proprio”, confluisce, insieme ai dati provenienti da tutto il territorio nazionale, all’ISIN. Quest’ ultima, con funzione di coordinamento attribuitole dal D.lgs230/95, rende noti tutti i dati pervenuti con la pubblicazione di report annuali che poi trasmette alla Commissione Europea.


Cosa sono le radiazioni ionizzanti


Cosa sono le radiazioni ionizzanti

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Quando un’onda elettromagnetica incontra un ostacolo penetra nella materia e deposita la propria energia producendo una serie di effetti diversi, a seconda della sua frequenza. Le radiazioni ionizzanti hanno valori di frequenza molto alta e trasportano energia in grado di modificare la struttura della materia con la quale interagiscono, ovvero ionizzano la materia. Nel caso dei tessuti biologici tale interazione può portare a un possibile danneggiamento delle cellule. Nella maggior parte dei casi il danno viene riparato dai normali meccanismi di difesa dell'organismo, ma, in alcuni casi, in funzione anche dell’entità e della durata dell’esposizione, le cellule interessate possono risultare compromesse, e possono verificarsi effetti sanitari sugli individui esposti. Effetti certi, detti “deterministici”, si riscontrano al di sopra di soglie di esposizione molto elevate e possono indurre lesioni anatomiche e perdita di funzionalità d’organi e tessuti; altri effetti, nell'intervallo di esposizioni che si ricevono nella vita comune, sono di natura “stocastica” ovvero non certi, ma affetti da una probabilità più o meno elevata di verificarsi. Le radiazioni ionizzanti possono avere origine sia naturale che artificiale. In assenza di specifici eventi (esplosioni nucleari o incidenti) la maggior parte dell’esposizione della popolazione a radiazioni ionizzanti (escluse le esposizioni di tipo medico) è di origine naturale, dovuta principalmente ai prodotti di decadimento del radon, ai raggi cosmici e alla radiazione terrestre. Nell’ambiente, localizzati principalmente nei suoli indisturbati, permangono comunque quei radionuclidi artificiali a vita medio – lunga derivati da rilasci incidentali.

Riferimenti normativi

Principale normativa nazionale ed europea

documento AcrobatDecreto Legislativo 31 luglio 2020, n.101
Attuazione della direttiva 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom e riordino della normativa di settore in attuazione dell'articolo 20, comma 1, lettera a), della legge 4 ottobre 2019, n. 117. (20G00121) (GU Serie Generale n.201 del 12-08-2020 - Suppl. Ordinario n. 29)

 

documento AcrobatDecreto Legislativo 15 febbraio 2016, n. 28 
Attuazione della direttiva 2013/51/EURATOM  del Consiglio, del 22 ottobre 2013, che stabilisce requisiti per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano

 

documento AcrobatRaccomandazione 2003/274/CE sulla protezione e l'informazione del pubblico per quanto riguarda l'esposizione risultante dalla continua contaminazione radioattiva da cesio di taluni prodotti di raccolta spontanei a seguito dell'incidente verificatosi nella centrale nucleare di Chernobyl

 

documento AcrobatRaccomandazione 2000/473/Euratom: : applicazione dell'articolo 36 del trattato Euratom riguardante il controllo del grado di radioattività ambientale allo scopo di determinare l'esposizione dell'insieme della popolazione

 

documento AcrobatDirettiva 2013/59/Euratom che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom.
 

documento AcrobatDECRETO LEGISLATIVO 1 giugno 2011, n. 100
Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 20 febbraio 2009, n. 23, recante attuazione della direttiva 2006/117/Euratom, relativa alla sorveglianza e al controllo delle spedizioni di rifiuti radioattivi e di combustibile nucleare esaurito - sorveglianza radiometrica su materiali o prodotti semilavorati metallici.

 

documento AcrobatDecreto Legislativo 6 febbraio 2007, n. 52
Attuazione della direttiva 2003/122/CE Euratom sul controllo delle sorgenti radioattive sigillate ad alta attivita' e delle sorgenti orfane

 

documento AcrobatDecreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 241 
Attuazione della direttiva 96/29/EURATOM in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti 
 
documento AcrobatLegge 31 dicembre 1962, n.1860 
Impiego pacifico dell'energia nucleare
 
 


 

Normativa regionale

documento AcrobatLEGGE REGIONALE 9 aprile 2015, n. 11 
Testo unico in materia di Sanità e Servizi sociali.

 

documento Acrobat REGOLAMENTO REGIONALE 6 maggio 2003, n. 6. 
Disposizioni di attuazione della legge regionale n. 25 del 6/12/02 - Norme per il rilascio del nulla osta all’impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti comportanti esposizione a scopo medico