L’importanza della biodiversità è riconosciuta a livello globale per il suo ruolo chiave nel mantenimento dei servizi che gli ecosistemi ci forniscono e che sono essenziali per la nostra persistenza in salute e in equilibrio con il pianeta.
I cambiamenti climatici, l’uso non sostenibile delle risorse naturali, le fonti inquinanti, l’introduzione di specie aliene rappresentano i principali fattori che hanno portato alla riduzione di oltre un terzo della flora e della fauna presente sulla Terra. Per la conservazione della biodiversità è necessaria una considerevole mobilitazione di risorse tecnologiche, umane e finanziarie.
In quest’ottica Arpa Umbria, attraverso la creazione del Centro “Cambiamento Climatico e Biodiversità”, sta sviluppando insieme ad altri partner programmi finalizzati allo studio della biodiversità in ambienti lacustri e aree umide con particolare attenzione all’isola Polvese
Nell’ambito proprio delle iniziative del Centro si è tenuto lunedì 27 giugno, presso l’isola Polvese, un incontro tra alcuni docenti e studenti della Texas A&M University e Arpa Umbria.
Il meeting nasce dalla collaborazione tra Arpa Umbria e lo Study Centre Santa Chiara di Castiglion Fiorentino nell’ambito delle attività in programma per il Centro “Cambiamento Climatico e Biodiversità”. Nel corso dell’incontro esperti dell’università di Perugia e Arpa Umbria hanno fatto il punto sullo stato di salute del lago Trasimeno e illustrato le attività che il Centro sta sviluppando sull’isola Polvese come lo studio di bioindicatori, del canneto e dell’impatto del cambiamento climatico sulla qualità delle acque e l’idrologia del lago.
Gli studenti statunitensi hanno avuto la possibilità inoltre, insieme ai tecnici di Arpa, di campionare le microalghe bentoniche (diatomee) sulla sponda del lago e al microscopio osservare poi questa peculiare classe algale.
[29 giugno 2016]