Olea europea, un polline estivo di grande valore: allergenico ed economico

La famiglia delle Oleaceae comprende circa 400 specie di cui una decina è di origine europea. I generi maggiormente rappresentati nella flora italiana sono Olea, Fraxinus e Ligustrum

Fraxinus excelsior (Frassino maggiore) ha una fioritura da febbraio a marzo
Fraxinus ornus L. (Orniello) ha una fioritura da aprile ai primi di giugno Olea europeea (Olivo) ha una fioritura da maggio a giugno 

 


Olea europea L. (Olivo) fioritura da maggio-giugno

Un’ attenzione particolare merita la specie Olea europea, per il valore che rappresenta nella produzione di olio di oliva extra vergine.

In Italia si hanno circa 500 varietà (cultivar) di cui quasi 400 iscritte ufficialmente nello schedario oleicolo Italiano, capaci di produrre un'infinità di olive d'eccellenza; grazie a queste, moltiplicate poi per il numero infinito dei microclimi e qualità dei terreni, ci rende indiscutibilmente protagonisti qualitativi del mercato oleario mondiale.

La coltivazione dell'Olivo ha origini nel Medio Oriente per poi svilupparsi in tutto il bacino del Mediterraneo.
Frantoi che risalgono al 5000 a.C. circa, sono stati rinvenuti sia in Palestina che in Siria; la coltivazione è attestata in siti archeologici a nord del Mar Morto databili al 3500 a. C. dove sono stati rinvenuti noccioli e legno usato come materiale da costruzione o come legna da ardere.

La pianta dell'olivo anticamente veniva considerata come un simbolo di pace, di trionfo, di vittoria, d'onore, ed il suo frutto era principalmente utilizzato per riti e cerimonie di purificazione.

E’ stata da sempre la coltivazione principale nel mediterraneo.

Oggi sappiamo che la coltivazione dell'olivo va ben oltre il Mediterraneo, ma abbiamo la consapevolezza che con l'olivo si è diffusa nel mondo una civiltà alimentare, frutto della saggezza e dell'esperienza di 6000 anni, riscoperta dalla scienza contemporanea che viene comunemente definita "Dieta Mediterranea".

L’olivo in Italia è largamente presente in tutte le regioni centrali e meridionali, mentre nelle regioni settentrionali cresce intorno ai maggiori laghi prealpini, dove le condizioni climatiche sono favorevoli.

 

Caratteristiche botaniche: E’ un albero sempreverde che può superare anche i 15 m in altezza. Il tronco è grosso e nodoso raramente cespuglio, con corteccia grigiastra, foglie opposte, fiori in brevi pannocchie ascellari con piccola corolla biancastra. I frutti (olive) sono delle drupe scure a maturità. E’ proverbiale per la sua longevità.
Distribuzione: Coltivato in tutta Italia, dagli altipiani alle colline, ed in Meridione può arrivare fino a 900 metri di altezza.
Fioritura: Aprile-Luglio

 

Fiori e frutti di Olea

 

 

 

Allergie da polline di Olivo

Il polline dei fiori di olivo è responsabile di forme di allerigia caratteristiche. L’allergia è diffusissima ed è riscontrabile con una prevalenza vicina al 40% dei soggetti pollinosici. L'interesse clinico è dovuto alla copiosa produzione di pollini, con picchi di 300/500 pollini / m3 in aria (talora anche alcune migliaia) e alla sua particolare aggressività allergenica; per fortuna il periodo di pollinazione non è molto lungo dato che nell'area mediterranea va da metà aprile a fine giugno, e la presenza del polline è limitata interamente a questo periodo

Il polline di Oleaceae è di dimensioni che oscillano tra 16-26 micron per la specie olea e fraxinus, 22-30 micron per la specie ligustrum; il polline ha una struttura trizonocolporata; colpi fusiformi allungati.


polline di olivo

 

polline di frassino

 

 

Una caratteristica dell'olivo è l'alternanza annua della produzione di fiori e quindi di frutti, che i contadini, i produttori e i proprietari conoscono bene e che consiste in un'annata (o biennio) di alta produzione di olive, seguita da un'altra di scarsa produttività.

Questo fenomeno dell'alternanza pollinica (stagioni con alta produzione di pollini che si alternano a stagioni con bassa produzione) è causa anche negli allergici del succedersi di primavere con sintomi più intensi con altre meno fastidiose. I pazienti allergici all'olivo accusano moleste rino-congiuntiviti e raramente sintomatologia asmatica; un soggetto allergico all’olivo può presentare sintomi anche quando inala allergeni che hanno reattività crociata con quelli emessi dall’olivo. Si tratta di allergeni liberati da pollini di generi che appartengono alla famiglia delle Oleaceae, come il fraxinus ed il ligustrum che prolungano nel loro insieme il periodo di presenza di allergeni delle Oleaceae in aria.

 

 

Di seguito si riporta l'andamento delle concentrazioni del polline di olivo in tre stazioni di monitoraggio, si può notare l'alternanza della pollinazione

 

 

 

Collaborazione dei centri di monitoraggio delle Agenzie Regionali: Arpat AV Centro, Arpa FVG, Arpa Umbria-Università di Perugia,

 

[pubblicato 01/08/2016]