Rivali
30 agosto | ore 18.00 | Auditorium San Francesco Perugia
La vita è nata e si è sviluppata lungo i corsi dei fiumi e per millenni l’uomo ne ha abitato le rive. Con il governo dell’acqua abbiamo via via imparato a gestirla, piegandola a esigenze e usi nuovi. Abbiamo abbandonato le rive per vivere altrove, all’interno, ovunque l’acqua potesse arrivare o ovunque la si potesse trovare, ma siamo rimasti rivali, abitanti di rive contrapposte. Finché c’è acqua a sufficienza ci si sopporta, ma quando arriva la siccità?
Marco Paolini ne parla con
Andrea Rinaldo, Ordinario di Costruzione Idraulica, Stockholm Water Prize 2023, Membro di prestigiose accademie e fervido rugbysta: nel ’77 ha esordito con la maglian.4 nella Nazionale di rugby italiana.
Elisa Palazzi, climatologa e docente di Fisica del Clima all’Università di Torino, partecipa a numerosi progetti europei e internazionali come il Global Network for Observations and Information in Mountain Environments. Ha portato la sua passione per la montagna nel lavoro, e viceversa.
Stefano Fenoglio, ordinario di zoologia all’università di Torino, cofondatore di Alpstream, il Centro per lo studio dei fiumi alpini. Naturalista, specializzato nello studio dei fiumi e del loro rapporto con l’uomo che definisce un’amicizia finita male.
Con la moderazione di Giulia Bassetto, autrice, sviluppa il concetto di Human Security che vede la persona e tutte le dimensioni ad essa legate al centro del paradigma con particolare interesse alla prevenzione di minacce alla sicurezza alimentare e ambientale.
In serata
Antenati, the grave party con Marco Paolini
ore 21.15 | Auditorium San Francesco, Perugia
Siamo una specie curiosa e fragile, capace di adattarsi al clima per colonizzare gli angoli più remoti del pianeta. Siamo stati prede e siamo diventati predatori. Dentro il genoma di ogni individuo ci sono tracce, informazioni in codice di tutti coloro che lo hanno preceduto. Nella finzione del teatro seguendo quelle tracce si ricostruiscono i fili dei legami che permettono di organizzare una stravagante riunione di famiglia: tutti i nonni della storia chiamati a dar consiglio sul futuro della nostra specie.
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Ingresso gratuito
31 Agosto
Prevenzione civile, tra rischi e speranze
31 agosto | ore 18.00 | Auditorium San Francesco Perugia
R = P x E x V Rischio = Pericolosità x Esposizione x Vulnerabilità, un’equazione matematica, semplice e chiara, ma in questa equazione si perdono migliaia di vite umane.
Comprendere il rischio (e le nostre responsabilità) significa saper fare adesso quanto necessario per avere dopo, intervenire ora per prevenire poi. Se affrontiamo i problemi abbiamo la speranza di poterli risolvere, in questo binomio, nello spazio che intercorre tra rischio e speranza, si inserisce l’idea di prevenzione civile.
Ne parleranno
Titti Postiglione, geologa specializzata in vulcanologia, è Vice Capo del Dipartimento della Protezione civile. Ha gestito e coordinato tutte le principiali emergenze che hanno interessato il nostro Paese negli ultimi 25 anni. Di prevenzione ne sa un bel po’.
Paolo Bovio, socia media manager con la passione per la scrittura, coordina il lavoro editoriale di una squadra di giovani giornalisti. Alle trasformazioni urbane e a come le città possano rimodellarsi plasmate da forze che non vediamo e da rischi da prevenire dedica un podcast.
Marco Paolini, artigiano e manutentore del mestiere di raccontare storie, appassionato di mappe, di treni e di viaggio, traccia i suoi racconti con un’attenzione speciale al paesaggio, al suo mutarsi, alla storia e al suo evolversi.
Federico Taddia, giornalista, autore e condutture, da anni di occupa di divulgazione scientifica per le nuove generazioni tra carta, palchi, radio, tv e scuole.
In serata
Bello Mondo con Federico Taddia e Elisa Palazzo
ore 21.15 | Auditorium San Francesco, Perugia
Il pianeta sta cambiando e così dovremo fare noi, ma per capire come farlo dobbiamo prima capire le cause degli eventi (estremi e non) che ci aspettano, conoscere i rischi che stiamo correndo, ma soprattutto le modalità con cui possiamo prevenirli e adattarci. Comprendere il sottile equilibrio che governa la Terra è il primo passo per prendercene cura. E non basta sapere di doverlo fare, ma capire perché, come quando e cosa fare.