Apre i battenti la mostra “Isola Prossima. Aere”: fino al primo dicembre oltre 50 opere di 25 artisti a Palazzo della Penna

 

È stata presentata questa mattina la mostra “Aere” a Palazzo della Penna, che si inserisce nella quarta edizione del progetto Isola Prossima e apre le porte al pubblico da oggi fino al 1° dicembre. Così l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale dell’Umbria, in collaborazione con l’Associazione Art Monsters e il sostegno della Fondazione Perugia, rinnova la scelta di condividere con l’arte contemporanea la missione di cura del Pianeta. 

Erano presenti il vicesindaco e assessore alle politiche culturali del Comune di Perugia Marco Pierini, il commissario straordinario di Arpa Umbria Massimo Perari, il presidente di Art Monsters Fabio Amici e il critico d’arte e curatore della mostra Massimo Mattioli.

 

L’esposizione presenta l’opera di 25 artisti di diversa generazione e di rilievo internazionale, attivi dalla metà dell’Ottocento fino ai giorni nostri, per un totale di oltre 50 lavori. Grande pregnanza assume anche la sede scelta: il Museo Civico di Palazzo della Penna, che conserva un importante nucleo di opere di Gerardo Dottori, il celebre protagonista dell’Aeropittura. L’integrazione di questo nel percorso espositivo otterrà un doppio risultato: arricchire sensibilmente i contenuti della mostra e valorizzare la raccolta permanente del museo.

 

Il vicesindaco Pierini ha espresso “enorme soddisfazione per una mostra che riposiziona Palazzo della Penna come centro dedicato alla cultura contemporanea in tutti i suoi vari aspetti”. “La manifestazione – ha continuato – si caratterizza per un rapporto così stretto tra la cultura e le persone che non poteva certo restare fuori dagli indirizzi di politica culturale di questa amministrazione. Arte, futuro e ambiente sono una scansione perfetta. Il futuro, infatti, è proiezione della tutela del territorio, in cui rientra anche quella del patrimonio artistico e culturale. E chi si occupa di arte, e quindi di valori essenziali della vita umana, non può non occuparsi di ambiente. La tematica della mostra, oltre che la qualità degli artisti, ci vede dunque pienamente coinvolti. È con piacere che abbiamo accolto questo progetto nato sotto la precedente amministrazione: un segno di naturale continuità amministrativa”.

 

“L’iniziativa si inserisce nel contesto più ampio della quarta edizione di Isola Prossima. Molto più di una manifestazione artistica: è uno spazio dove arte, scienza e ambiente dialogano per esplorare nuovi modi di raccontare e comprendere il mondo. È un progetto che, nel corso delle edizioni, si è evoluto raccogliendo le sfide del presente e proponendo soluzioni orientate al futuro”, ha affermato Perari. “L’aria – ha aggiunto -, tema portante dell’edizione 2024, ci parla di attualità. In un’epoca in cui l’inquinamento atmosferico diventa sempre più pressante, l’arte si pone come una lente attraverso cui osservare il mondo con occhi nuovi, e magari anche come uno strumento di cambiamento. Mentre ci avviciniamo all’inverno e al riemergere del problema dell’inquinamento urbano, la mostra si fa promotrice di una riflessione su come l’aria, elemento vitale e spesso sottovalutato, sia una risorsa da proteggere con urgenza”. “Con questa iniziativa – conclude Perari – Arpa Umbria non si limita a informare il pubblico: vuole ispirare, promuovere un dialogo e stimolare un cambiamento concreto, che possa davvero rispondere alle sfide ambientali del nostro tempo. L’arte, in questo contesto, non è solo un mezzo espressivo, ma diventa un invito a immaginare un futuro più sostenibile, giusto e umano”.

 

Il presidente Amici ha sottolineato la valenza culturale della mostra collettiva, che, “come nelle precedenti tappe di Isola prossima e in linea con la vocazione della nostra associazione, attraverso l’arte vuole stimolare una riflessione intorno al rapporto dell’uomo con la natura. Solo il prodigio dell’arte, si può ritenere, può salvare l’uomo, inteso non più come centro del mondo, ma come creatura che si pone in totale continuità con esso senza alcuna pretesa di dominio”.

 

“L’esposizione vuole approfondire il coinvolgimento dell’elemento ‘aria’ nell’immaginario degli artisti contemporanei. E siamo felici e orgogliosi di esporre due opere del primo artista che ha fatto dell’aria un vero e proprio medium: ovvero Piero Manzoni, il cui ‘Fiato d’artista’ apre un percorso che abbraccia 25 autori (più Dottori) di diverse generazioni e nazionalità”, ha detto il curatore Mattioli.

  

Fin dal Rinascimento – spiega ancora Mattioli – l’elemento Aria è stato nodale nell’immaginario artistico, per la versatilità delle declinazioni che hanno incontrato le scelte dei più grandi artisti. Dai celebri studi sul vento di Leonardo da Vinci al Correggio di “Giove e Io”, con la nebbia invocata dal Dio per sedurre la sacerdotessa, agli straordinari paesaggi marini burrascosi di William Turner. Nel ’900 diviene centrale nell’opera “Air de Paris” di Marcel Duchamp, una fiala che conteneva aria di Parigi, uno dei ready mades più famosi del protagonista del Surrealismo. Un approccio provocatorio in seguito ripreso da altri grandi artisti come Piero Manzoni con il suo “Fiato d’artista”, o da Gino De Dominicis con “Tentativo di Volo”, entrambe opere esposte nella mostra perugina.

 

L’attualissima tematica, protagonista del dibattito sociale nei suoi coinvolgimenti in questioni urgenti quali l’inquinamento e il surriscaldamento globale, viene sviscerata dagli artisti nelle sua più ampie declinazioni. “Rarefacendosi, l’aria diventa fuoco”, scriveva il filosofo Anassimene; “condensandosi, invece, vento; in seguito nuvola, poi – quando si condensa ancora di più – acqua”. Ad aprire la mostra è quindi una gouache del celebre paesaggista napoletano Giacinto Gigante, del 1850 circa, raffigurante uno studio per una nuvola. Stesso soggetto per uno dei maestri che garantirà il prestigio internazionale all’esposizione, l’argentino Leandro Erlich, presente con la grande installazione “The Cloud – Cuore”.

 

A sottolineare l’attenzione degli artisti verso gli aspetti etici legati all’aria ci sono poi alcune tele di grandi dimensioni di Luca Vitone, lasciate al capriccio degli agenti atmosferici, l’aria, la pioggia, la polvere e altri elementi organici, che “dipingono” questi affascinanti quadri.

 


 

[25/09/2024]