L'industria chimica italiana a cinquant'anni dal Nobel di Giulio Natta / Atti del convegno

Anno di pubblicazione 2014
Supplemento alla rivista Micron (n.28 Mar 2014) 

Atti del convegno tenutosi a Terni il 14 e 15 novembre 2013 

 

 

 

 

 

 

Nel 2013 si è celebrato il cinquantenario del Premio Nobel assegnato a Giulio Natta, unico chimico italiano insignito di tale onorificenza. Grazie anche al suo straordinario lavoro, che negli anni ’50 ha cambiato la vita di tutti con l’invenzione del polipropilene isotattico, l’Italia si trovò, con la chimica, al centro della ricerca mondiale: numerosi nuovi polimeri, centinaia di pubblicazioni e brevetti, decine di impianti nel mondo, una solida scuola professionale. Una storia importante, della quale alcuni significativi capitoli furono scritti a Terni. Ma l’avventura di Natta fu solo il canto del cigno della capacità del nostro Paese d’innovare. Nel momento di massima espansione della nostra industria, si scelse di perseguire un “modello di sviluppo senza ricerca”. Un modello che, a distanza di cinquant’anni, ha portato alla chiusura di impianti all’epoca all’avanguardia, con conseguenze economiche disastrose. Il convegno, tenutosi a Terni il 14 e 15 novembre 2013, ha rappresentato un'occasione di confronto sulla storia dell’industria chimica in Italia – a partire dal suo lascito in termini ambientali – per arrivare a ragionare sulle attuali prospettive di sviluppo che la attendono, anche nel tentativo di fare un bilancio di ciò che è rimasto della capacità del nostro Paese di coltivare eccellenze.

 

 L'industria chimica italiana a cinquant'anni dal Nobel di Giulio Natta (file pdf)