Cos'è
E' un sistema di capping basato sull’impiego di terreno e vegetazione in alternativa ai sistemi tradizionali. Offre una stabilità nel tempo, protezione dall’erosione, aumento della biodiversità, miglioramento del paesaggio, carbon sequestration.
Il phytocapping controlla la percolazione sfruttando tre meccanismi principali: l’intercettazione della pioggia ad opera delle chiome delle piante, l’immagazzinamento di umidità nel suolo e l’evapotraspirazione.
Dove si applica
Principalmente siti non critici con presenza di vecchie discariche ante DPR n.915/82 dove non risulta sostenibile la rimozione o la messa in sicurezza permanente tradizionale.
Il phytocapping in Umbria
Il SIN Terni-Papigno
Sostituzione del telo in HDPE presente con un phytocapping costituito da una short rotation di pioppo.
Obiettivi:
- isolare i rifiuti profondi dalla percolazione delle acque meteoriche
- creare un sub-strato organico con elevate capacità di trattenere l’umidità.
- gestione della short rotation per produrre biomassa da impiegare in una caldaia a servizio degli spogliatoi degli impianti sportivi presenti nel sito.
Il sito di “Pozzo Secco”
ex discarica RSU anni ‘70 e ’80.
Obiettivi:
- impedire l’utilizzo agricolo
- attuare un sistema di messa in sicurezza riducendo la percolazione e l’erosione
- riqualificare l’area creando una connessione paesaggistica con l’ambiente circostante
- offrire un’alternativa produttiva al sito che consenta una redditività senza creare rischi per la catena alimentare
Materiali
Poster Remida Phytocapping