Tutti i principali corsi d’acqua e laghi regionali vengono costantemente monitorati per la valutazione dello stato ecologico e chimico e per l’individuazione delle criticità che potrebbero pregiudicare il raggiungimento dell’obiettivo ambientale fissato dalla Direttiva Quadro sulle Acque (stato buono).
Alla fine del 2023 si è concluso il primo triennio del ciclo sessennale 2021-2026 e tutti i dati raccolti sono stati analizzati ed elaborati per la determinazione della qualità ambientale delle acque superficiali umbre; i risultati delle classificazioni hanno consentito di aggiornare il quadro conoscitivo sullo stato ecologico e chimico del reticolo idrografico regionale e sugli impatti generati dalle pressioni antropiche puntuali e diffuse, a supporto della pianificazione di settore.
Al termine del sessennio, i giudizi elaborati dovranno comunque essere rivisti alla luce dei nuovi dati raccolti nel periodo 2024-2026, al fine di completare e approfondire il quadro sullo stato di tutti gli elementi di qualità previsti dal programma di monitoraggio.
Fiumi
Fiumi
Nel territorio regionale sono attualmente individuati 147 corpi idrici fluviali, con condizioni di deflusso e caratteristiche ecologiche e idromorfologiche estremamente diversificate.
Il 18% circa dei tratti fluviali presenta artificializzazioni dell’alveo e forti alterazioni della morfologia che ne determinano la designazione come corpi idrici “artificiali” (AWB) o “fortemente modificati” (HMWB).
L’impatto delle diverse pressioni antropiche sulla qualità ambientale dei corsi d’acqua viene valutato attraverso una complessa serie di attività di monitoraggio, comprendenti la rilevazione di elementi di qualità biologica (macroinvertebrati, diatomee, macrofite e fauna ittica), chimica e chimico-fisica su una rete costituita da 72 stazioni. Tutti i dati raccolti vengono elaborati periodicamente per la valutazione dello stato ecologico e chimico dei corpi idrici fluviali monitorati. La classificazione viene poi estesa ai restanti corpi idrici del reticolo regionale sulla base dei gruppi di monitoraggio individuati secondo i criteri di omogeneità definiti dalla norma.
La classificazione dello stato ecologico relativa al triennio di monitoraggio 2021-2023 evidenzia come circa la metà dei 147 corpi idrici fluviali presenti una qualità compatibile con lo stato buono, mentre l’altra metà mostra alterazioni dell’ecosistema acquatico, da moderate a significative, che ne condizionano il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Direttiva. Per il 3% dei corpi idrici, invece, non è possibile esprimere alcun giudizio per problemi legati alle difficoltà di campionamento.
Come già emerso dai monitoraggi precedenti, le condizioni ecologiche peggiori sono state rilevate nei corsi d’acqua della rete operativa che drenano le aree vallive maggiormente interessate dalle pressioni antropiche; si tratta, in genere, di corpi idrici caratterizzati sia da significative alterazioni idromorfologiche sia da una forte compromissione della qualità biologica e chimico-fisica delle acque.
Stato ecologico
Tra gli elementi monitorati, le comunità biologiche sembrano in grado di leggere meglio le alterazioni degli ecosistemi fluviali, risultando spesso determinanti nel giudizio ecologico finale.
Per quanto riguarda i parametri chimico-fisici, gli elevati tenori di nutrienti (azoto e fosforo), indicatori di stato trofico per gli ambienti acquatici, rappresentano una criticità comune a molti dei corsi d’acqua campionati.
Relativamente allo stato chimico, il quadro rilevato nel triennio 2021-2023 sulla presenza di sostanze prioritarie e pericolose evidenzia come, per oltre il 90% dei corpi idrici, il giudizio risulti conforme agli obiettivi fissati dalla Direttiva Acque. La compromissione della qualità chimica delle acque interessa invece, ancora una volta, i tratti vallivi dove sono state rilevate concentrazioni di sostanze perfluoroalchiliche (PFOS) e di prodotti fitosanitari superiori ai relativi standard ambientali. Solo per pochi corpi idrici, infine, non è stato possibile esprimere alcun giudizio a causa delle difficoltà legate alla fase di campionamento (assenza di deflusso o problemi di accessibilità al corso d’acqua).


Laghi
Laghi
Tutti i principali laghi e invasi della Regione Umbria, presentati di seguito, sono individuati come corpi idrici lacustri ai sensi del DM 131/2008:

Ciascun corpo idrico è coincidente con un intero lago, tranne il Lago di Piediluco, che, per le sue caratteristiche fisiche e idromorfologiche, è stato suddiviso in due corpi idrici distinti: Piediluco 1, corrispondente alla porzione occidentale del lago, più profonda e fortemente influenzata dalla regolazione idroelettrica, e Piediluco 2, comprendente la porzione a lento ricambio del settore orientale e dei bracci meridionali, caratterizzata da minore profondità.
Tutti i corpi idrici individuati, ad eccezione del lago Trasimeno e della Palude di Colfiorito, presentano alterazioni idromorfologiche tali da essere designati come corpi idrici “fortemente modificati” (HMWB).
La qualità ambientale viene valutata attraverso una serie di attività di monitoraggio che comprendono la rilevazione della comunità fitoplanctonica e la determinazione dei parametri chimici e chimico-fisici su una rete costituita da 8 stazioni. Ciascuna stazione è rappresentativa della qualità ambientale di un intero corpo idrico; fa eccezione il Lago Trasimeno che, in relazione alle sue dimensioni e alla sua morfologia, viene monitorato mediante due stazioni. La Palude di Colfiorito, per le sue peculiari caratteristiche ecologiche, e l’invaso di Valfabbrica, non ancora in pieno esercizio, vengono campionati solo in condizioni idrologiche favorevoli al prelievo e limitatamente ai parametri chimico-fisici ma non sono oggetto di classificazione ambientale.
Tutti i dati raccolti nei corpi idrici monitorati vengono elaborati annualmente per la valutazione dello stato ecologico e chimico secondo i criteri tecnici stabiliti dalla norma.
La classificazione dello stato ecologico elaborata per il triennio 2021-2023 evidenzia come solo l’Invaso di Arezzo presenti un giudizio conforme agli obiettivi fissati dalla Direttiva (stato buono); tutti gli altri, invece, in linea con i cicli precedenti, presentano moderate alterazioni della qualità ecologica (stato sufficiente), prevalentemente determinate dalla qualità chimico-fisica delle acque (valori medi di trasparenza e concentrazioni di fosforo totale in particolare) e, talvolta, anche dalla struttura e composizione in specie delle comunità algali (fitoplancton).
Per quanto riguarda lo stato chimico, l’analisi delle sostanze prioritarie non mostra alcuna criticità per il triennio 2021-2023, evidenziando una totale conformità delle concentrazioni rilevate ai limiti normativi.
Rete di monitoraggio corpi idrici lacustri 2008-2026
Stato ecologico corpi idrici lacustri 2008-2023
Stato chimico corpi idrici lacustri 2008-2023
Valutazione dello stato ecologico e chimico dei corpi idrici lacustri 2021-2023
Dati chimico fisici laghi 2008-2023
Dati clorofilla laghi-2008-2023