È disponibile il nuovo rapporto sul monitoraggio ambientale delle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in Umbria. Il rapporto illustra le attività svolte dall’Agenzia nel periodo 2023-2024 per il controllo degli PFAS nelle acque superficiali, sotterranee e reflue del territorio regionale.
PREMESSA
Alla luce dei risultati dei monitoraggi condotti in passato e della crescente consapevolezza riguardo alla rilevanza ambientale della problematica, nonché dell’attenzione sempre maggiore rivolta a questi composti, l’Agenzia ha potenziato e ampliato, nel corso dell’ultimo biennio, le reti di controllo delle acque interne, grazie anche all’implementazione delle capacità analitiche del proprio Laboratorio, che, a partire dal 2023, ha messo a punto metodiche specifiche per la rilevazione di questi composti.
Ad oggi vengono quindi effettuati campionamenti per la determinazione di 19 sostanze perfluoroalchiliche, con le frequenze previste dalla norma e su una rete appositamente progettata, che interessa tutti i principali corpi idrici superficiali e sotterranei della Regione. I dati raccolti vengono utilizzati ai fini della classificazione dello stato di qualità ambientale delle acque e confluiscono nelle banche dati nazionali ed europee.
RISULTATI
In linea con quanto rilevato negli anni precedenti, le elaborazioni effettuate nel biennio 2023-2024 sulle per le acque superficiali evidenziano presenze significative di uno o più composti perfluoroalchilici (PFAS) in tutti i corsi d’acqua monitorati. In particolare, sono emerse criticità legate al superamento, in alcuni tratti fluviali, degli standard di qualità ambientale previsti per l’acido perfluoroottansolfonico (PFOS) nella matrice acquosa.
Relativamente alle acque sotterranee, invece, le concentrazioni rilevate risultano largamente inferiori ai valori soglia ambientali, seppur con presenze diffuse di diversi composti in alcune aree vallive.
I valori riscontrati per le singole sostanze, sia nelle acque superficiali che sotterranee, non mostrano comunque tendenze significative rispetto agli anni precedenti.
Oltre alle attività di monitoraggio ordinario delle acque interne, nel 2023 l’Agenzia ha condotto ulteriori indagini sperimentali nelle acque reflue urbane e industriali, non ancora oggetto di vincoli normativi per le sostanze perfluoroalchiliche, al fine di approfondire le conoscenze sulle possibili fonti e vie di immissione degli PFAS nell’ambiente.
IL MONITORAGGIO AMBIENTALE DELLE SOSTANZE PERFLUOROALCHILICHE IN UMBRIA (2023-2024)
[21/05/2025]