Il progetto
Arpa Umbria ha avviato, nel febbraio 2005, una campagna di monitoraggio del gas radon in alcune scuole del territorio umbro. Il progetto, promosso dall?Agenzia e dalla Regione Umbria, con il contributo delle Ausl competenti per il territorio e delle Amministrazioni locali e con il supporto scientifico dell?Università di Perugia, ha avuto lo scopo di effettuare un?indagine negli edifici scolastici umbri volta ad individuare, come già fatto in quasi tutto il territorio nazionale, eventuali livelli di concentrazione di radon provenienti da quei luoghi dove i bambini trascorrono molte ore della loro giornata.
Gli obiettivi
La campagna ha avuto come obiettivo quello di valutare delle varie fonti di inquinamento da radon indoor, evidenziando le sorgenti prevalenti tra suolo, materiali da costruzione o altro. I risultati della campagna, oltre a consentire l?individuazione di zone con elevata probabilità di presenza di radon (D.lgs 241/00), potranno costituire un utile riferimento per Regione e amministrazioni comunali per future necessità normative che potrebbero nascere da un eventuale recepimento della normativa europea (Racc. 90/143/Euratom del 21/02/90).
La realizzazione della campagna
Per la realizzazione della campagna è stato dapprima predisposto un questionario destinato agli Enti locali interessati e volto alla individuazione degli edifici scolastici campione di indagine.
A questo, si è successivamente aggiunto un secondo questionario rivolto agli uffici tecnici competenti per la rilevazione puntuale delle caratteristiche dei singoli edifici finalizzata al posizionamento della strumentazione.
La priorità nell'individuazione degli edifici campione è stata data a quelli destinati ad individui di età minore (asili nido, scuole materne ecc.), a quelli ad un piano posti a diretto contatto con il terreno e a quelli costruiti in materiale tufaceo.
Elenco, per comune di appartenenza, delle scuole interessate dalla campagna di monitoraggio.
Una volta individuati gli edifici campione, si è proceduto alla fase di monitoraggio, con il posizionamento all?interno delle aule scolastiche di appostiti dosimetri per un periodo di circa tre mesi.
I dosimetri, sensibili alle radiazioni alfa emesse dal radon, sono strumenti di tipo passivo con dimensioni contenute (4x3 cm) e sono costituiti da un film di nitrato di cellulosa, materiale del tutto simile a quello delle pellicole fotografiche e pertanto assolutamente innocuo per l?individuo.
Un opuscolo, con le principali informazioni circa le motivazioni della campagna e le sue modalità di realizzazione, oltre che sulla natura del radon, le sue caratteristiche fisiche e gli effetti sulla salute, è stato inviato ai dirigenti degli istituti scolastici interessati.
Alcuni poster hanno sinteticamente illustrato il progetto agli alunni.
Documenti