L'amianto e i suoi impieghi
L'amianto è un minerale naturale di aspetto fibroso presente in diverse parti del globo terrestre e si ottiene facilmente dalla roccia madre dopo macinazione ed arricchimento. È un materiale:
- indistruttibile
- non infiammabile
- molto resistente all'abrasione, all'usura e all'azione di agenti biologici e chimici
- estremamente flessibile
- con proprietà fonoassorbenti e termoisolanti
- che può essere filato o tessuto
Queste caratteristiche, unite alla sua grande flessibilità e versatilità, oltre che ai suoi bassi costi di produzione, hanno fatto fino agli anni ‘80 dell'amianto uno dei materiali maggiormente utilizzati nei più diversi settori, dall'industria (per la realizzazione di manufatti, come isolante termico nei più diversi processi di lavorazione, come materiale fonoassorbente ecc.) all'edilizia (nelle coperture degli edifici, nelle strutture di prefabbricati, serbatoi e canne fumarie in cemento amianto, tubi, intonaci ecc.) ai trasporti (come materiale isolante per mezzi di trasporto, nei freni e nelle frizioni, nelle guarnizioni ecc.). In ambito domestico è stato utilizzato in alcuni tipi di elettrodomestici. In alcuni casi, è stato anche utilizzato nella produzione di indumenti di protezione, imballaggi, tendaggi e tappezzerie ecc.
Dove si può trovare: In via generale, all'interno di edifici l'amianto può essere trovato in:
- Coperture in cemento-amianto (eternit)
- Canne fumarie in cemento-amianto
- Cassoni per acqua in cemento amianto
- Pannelli isolanti
- Coibentazioni di tubature
- Pavimenti vinilici (tipo linoleum)
I rischi per la salute
L'amianto è costituto di fibre microscopiche che, se rilasciate nell'ambiente per effetto di una azione manuale, di una sollecitazione meccanica, eolica, da stress termico, usura o dilavamento, possono essere inalate ed entrare in profondità negli alveoli polmonari, causando potenzialmente gravi malattie a carico dell'apparato respiratorio. La cancerogenicità delle fibre di amianto è infatti riconosciuta da anni: alcune gravi patologie come la fibrosi polmonare (asbestosi), il mesotelioma pleurico e il carcinoma bronchiale sono associate all'esposizione a fibre di amianto. Per la sua comprovata pericolosità, la Legge 257/92 vieta tassativamente l'importazione, l'esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto o di prodotti che lo contengono.
Sapere dove e in quali condizioni l'amianto si trova è dunque estremamente importante. Questo materiale è infatti sicuramente pericoloso quando può disperdere le sue fibre nell'ambiente circostante. Per questa ragione, il cosiddetto amianto friabile, che cioè si può ridurre in polvere con la semplice azione manuale, è considerato più pericoloso dell'amianto compatto (come il cemento-amianto o il vinil-amianto), che presenta una scarsa tendenza a liberare fibre.