Progetto ABTevere

Definizione degli aspetti quantitativi del Piano stralcio per la programmazione e l’utilizzazione della risorsa idrica superficiale e sotterranea e degli aspetti ecologici nell’ambito della sperimentazione delle linee guida di cui alla direttiva quadro 2000/60/CE dei corpi idrici umbri

1. Origine del Progetto

Nell’ambito della Common Implementation Strategy (Strategia Comune per l’Implementazione) della Water Framework Directive 2000/60 (Direttiva quadro europea sulle acque) l’Unione Europea, al vertice di Copenhagen del 2001, ha sollecitato lo sviluppo di progetti pilota per l’implementazione della direttiva stessa.

L’Italia ha individuato i Bacini dei fiumi Tevere e Cecina quali ambiti campione; nel caso del Tevere, l’Autorità di bacino sta coordinando il progetto pilota al quale partecipano Regione Umbria e Arpa.

Nel dicembre 2003 l’Autorità di bacino del Fiume Tevere ha proposto a Regione Umbria e Arpa un accordo di collaborazione inerente le tematiche del Piano stralcio della risorsa e della sperimentazione della Direttiva europea 2000/60.

Nell’ambito di tale accordo è stata attivata una convenzione specifica Arpa – Autorità di bacino incentrata sui seguenti punti:

  1. Il Piano stralcio della programmazione ed utilizzazione della risorsa idrica (PS9): integrazione delle conoscenze per la redazione del bilancio idrico della parte umbra del bacino.
  2. La sperimentazione della  WFD 2000/60/CE sul Bacino pilota del fiume Tevere: integrazione del monitoraggio al fine della caratterizzazione e della individuazione delle condizioni di riferimento dei corpi idrici minori.

2. Obiettivi e attività previste

Le attività specifiche della convenzione riguardano :

MACROATTIVITA’ 1 - Piano della risorsa (PS9), aspetti quantitativi del bilancio idrico

Individuazione dei corpi idrici sotterranei e superficiali e delle reciproche interferenze secondo le indicazioni delle linee guida della direttiva 2000/60/CE. Valutazione quantitativa delle risorse immagazzinate, valutazioni quantitative dei prelievi sotterranei e superficiali per usi agricoli, civili ed industriali, definizione delle anomalie piezometriche e dei  bilanci idrici.

La collaborazione prevede la organizzazione da parte dell’Arpa Umbria delle conoscenze relative al bilancio idrico secondo le unità di bilancio definite dall’Autorità di bacino.

Lo studio riguarda:

  • Dati e analisi quantitativi del settore idropotabile
  • Dati ed analisi delle denunce pozzi (L 275/94)e dei pareri Arpa 2000-2003.
  • Valutazioni quantitative sui prelievi sotterranei degli acquiferi alluvionali e carbonatici umbri.
  • Individuazione dei corpi idrici sotterranei all’interno degli acquiferi, secondo la WFD 60
  • Bilanci idrogeologici di alcune idrostrutture dei sottobacini principali (acquiferi alluvionali e carbonatici indagati). 
  • Dati e cartografie su concessioni ed autorizzazioni ai prelievi
  • Analisi delle relazioni tra acque superficiali e sotterranee nei settori non carbonatici della regione.
  • Misure di deflusso naturale sui corpi idrici minori del settore non calcareo.

MACROATTIVITA’ 2 - Direttiva europea WFD 2000/60EC, aspetti ecologici

La sperimentazione della Direttiva WFD60 condotta durante l’anno 2003 con particolare riferimento agli adempimenti previsti dall’Art. 5, ha evidenziato differenze tra l’approccio nazionale e quello comunitario in relazione alla tipizzazione dei corpi idrici, alla definizione delle condizioni di riferimento e alla classificazione di stato ecologico.

Esiste la necessità di integrare alcuni aspetti conoscitivi che riguardano i corpi idrici superficiali sia per gli aspetti quantitativi, che per gli aspetti ecologici e per l’individuazione delle pressioni sui corpi idrici minori.

L’attività prevista richiede:

  1. Campagne di campionamentofinalizzate alla caratterizzazione dello stato ecologico dei corpi idrici superficiali con particolare riferimento ai settori periferici e meno indagati del bacino, e alla valutazione del deflusso in condizioni di magra estiva, al fine di definire le condizioni di riferimento nell’ambito delle varie tipologie di corpi idrici individuati nell’ambito della sperimentazione della direttiva 2000/60/CE;
  2. Rilievo dei parametri eco-morfologicidegli alvei principali della regione, mediante Indice di Funzionalità Fluviale (IFF), finalizzato ad evidenziare le criticità ambientali indotte da forti modifiche alle condizioni naturali;
  3. Elementi per l’analisi delle pressioni e degli impatti nelle unità di gestione del bilancio idrico individuate nel corso della sperimentazione, che possono compromettere il raggiungimento del Buono Stato Ecologico nei corpi idrici individuati.

3. Attività operative

Le campagne di campionamento sono finalizzate a integrare le conoscenze dei corpi idrici secondari del settore silicoclastico (altotevere fino al chiascio, settore occidentale del Tevere fino al Paglia).

Le attività utilizzeranno i dati recenti ottenuti nell’ambito delle indagini per la Carta ittica regionale e li integreranno con un’indagine diretta sul territorio che prevede campagne di campionamento ed analisi dei corsi d'acqua su una rete predefinita.

Nello specifico si individuano le seguenti attività e valutazioni:

-   individuazione e predisposizione dell’anagrafica di punti idonei al rilievo idrometrico e morfo-biologico, prediligendo le stazioni già esistenti derivate dalle Carte ittiche;

-   misura della portata con mulinello alla confluenza e/o su una sezione intermedia significativa anche per le tipologie individuate nell’ambito della sperimentazione della WFD 60;

-   rilievo dell'IBE e dei parametri eco-morfologici principali;

-   campionamento e analisi dei macrodescrittori;

-   sperimentazione di alcuni tests di tossicità cronica-acuta su acque e sedimenti in caso di  stato ecologico insufficiente;

-   analisi specifiche su microinquinanti in caso di risposte positive ai test di tossicità, in funzione del tipo di pressione presente  a monte (da analisi delle pressioni).

I corpi idrici interessati sono circa 40, suddivisi tra le zone più indagate, zone delle carte ittiche, e zone meno indagate, al fine di definire i tratti fluviali perenni, le pressioni ed impatti esistenti e le modalità di raggiungimento del buono stato ecologico.

Il rilievo dei parametri eco-morfologici prevede di effettuare sul tratto del Tevere da Pistrino a Baschi e sui tratti di pianura dei principali affluenti (Chiascio-Topino, Nestore, Paglia-Chiani, Nera), per un totale di circa 200 km di aste fluviali, un’attività d’indagine diretta consistente in:

- rilievo dei parametri eco-morfologici dell’alveo mediante Indice di Funzionalità Fluviale (IFF), così come definito dai manuali esistenti;

- localizzazione di scarichi diretti in alveo mediante scheda di segnalazione e georeferenziazione;

- sperimentazione di alcuni tests di tossicità cronica-acuta su alcune sezioni della rete regionale già campionate per il 152, laddove le pressioni a monte sono più consistenti;

- analisi specifiche su microinquinanti, in caso di positività dei test di tossicità e in funzione del tipo di pressione presente  a monte (da analisi delle pressioni);

L’analisi IFF sul Tevere integrerà quella già realizzata sul tratto inferiore da Parte del ISTISAN e delle Regione Lazio, raggiungendo un buon livello di completamento ed analisi delle problematiche.

4. Tempi della convenzione e prodotti attesi

La convenzione è stata avviata a giugno 2004 ed dura 12 mesi.

Il lavoro comporterà la redazione di un rapporto tecnico finale che illustrerà le attività svolte, integrato da archivi dati e cartografie GIS informatizzati:  analizzerà i dati ed il quadro ottenuto a livello di corpo idrico, di sottobacino, di unità di bilancio e farà le valutazioni del caso in relazione agli obiettivi prefissati.

Per ogni attività sono previsti dei rapporti intermedi, ed in particolare:

  1. un rapporto sugli aspetti quantitativi del bilancio idrico previsti;
  2. due rapporti sulle 2 campagne di campionamento e misure sulle sezioni fluviali;
  3. un rapporto sul rilievo del IFF;
  4. un rapporto sugli aspetti quantitativi delle pressioni
  5. un rapporto sulle condizioni di riferimento ai sensi della WFD 60 e sui probabili HMWB.

5. Rapporti realizzati

A fine 2004 sono state portate a termine le due campagne di caratterizzazione dei corpi idrici minori previste nell’ambito della macroattività 2.

E’ in corso di completamento il rapporto relativo a tale indagine, di cui è possibile visualizzare una sintesi delle attività svolte e dei primi risultati nei documenti allegati.

L’indagine IFF, rilievo dei parametri ecomorfologici, è stata eseguita sul fiume Tevere dal confine regionale con la Toscana fino ad Umbertine: la campagna di monitoraggio proseguirà a partire da marzo 2005.  E’ possibile consultare una prima sintesi delle informazioni ottenute tramite l’applicazione dell’Indice di Funzionalità Fluviale nella presentazione allegata.

6. Documenti

documento Acrobat DIRETTIVA WFA 2000/60 EC
PIANO STRALCIO DELLA RISORSA IDRICA E APPROFONDIMENTI DELLA DIRETTIVA

documento Acrobat Portate e Deflusso Minimo Vitale (DMV)
Corsi d'acqua minori del bacino del Tevere

archivio Winzip Tossicologia
Indagine sui corsi d’acqua del bacino del Tevere (salvare il file nel proprip PC)

archivio Winzip Il contesto della convenzione
WFD & PRB (salvare il file nel proprip PC)

archivio Winzip Indagine sull'asta del fiume Tevere
Indagine sull'asta del fiume Tevere  (salvare il file nel proprip PC)