"Messa a punto dello stato delle conoscenze ambientali di riferimento dell'area del lago Trasimeno e definizione di un modello concettuale per un piano di gestione"
Arpa Umbria, in collaborazione con il Servizio Geologico della Regione Umbria, ha dato avvio al progetto "Messa a punto dello stato delle conoscenze ambientali di riferimento dell'area del lago Trasimeno e definizione di un modello concettuale per un piano di gestione", volto a sviluppare un approfondito quadro di insieme delle conoscenze sul lago umbro elaborate nell'ambito di progetti, studi e ricerche messi a punto negli anni dai diversi soggetti pubblici e privati.
Obiettivi e realizzazione
Obiettivo del progetto, approvato nel 2006 dall'Osservatorio Ambientale Trasimeno e finanziato dall'Autorità di Bacino del Fiume Tevere, è quindi quello di elaborare un efficace ed esaustivo strumento di analisi in grado di supportare le istituzioni nella programmazione degli interventi e nella gestione delle problematiche ambientali legate al bacino del Trasimeno.
La parte di progetto in carico ad Arpa Umbria è stata specificamente riformulata a livello operativo nell'aprile 2008 e si articola in 10 task esecutive:
La Task 1 prevede la realizzazione di una review scientifica sul lago e sul comprensorio lacustre, per tutti gli aspetti ambientali ed antropici utili alla comprensione dello stato del lago e delle sue problematiche. L'obiettivo è quello di recuperare gli studi e le pubblicazioni significative disponibili, concentrando l'attenzione sulle problematiche più recenti. L'attenzione sarà rivolta all'uso del suolo e le pratiche agricole, le comunità biologiche lacuali e perilacuali, il quadro chimico e biologico dei sedimenti, la qualità delle acque, ecc. Con i documenti acquisiti si procederà ad elaborare schede sintetiche dei lavori scientifici che forniscono informazioni rilevanti, nonché una sintesi per tematiche dei quadri conoscitivi e delle interpretazioni dei fenomeni rilevati, al fine di poter effettuare una prima ricostruzione dell'evoluzione degli ecosistemi acquatici e del bacino.
La Task 2 prevede la raccolta quanto più possibile informatizzata dei dati disponibili significativi e delle pubblicazioni/documenti più importanti. I dati saranno successivamente trasferiti in un apposito database.
La Task 3, "Costruzione dell'elenco delle parti costituenti il sistema e delle loro relazioni", prevede che, acquisite e riorganizzate le informazioni esistenti, prenda avvio l'attività di valutazione delle relazioni esistenti tra le varie componenti del sistema ambientale ed antropizzato del lago.
Questo con riferimento tanto alla situazione attuale e recente quanto, ove possibile, a quelle pregresse. Lo scopo è quello di rivedere ed integrare le tante valutazioni settoriali o pregresse, al fine di validare o correggere le interpretazioni puntando ad un maggiore ed organico quadro informativo. Obiettivo principale è la rilettura delle osservazioni nei principali contesti relazionali utili alla valutazione delle criticità ambientali e delle conseguenti opzioni di intervento e risanamento.
La Task 4, "Prima valutazione dell'efficacia del sistema complessivo di monitoraggio, osservazione e misura dell'ambito lago-comprensorio", prevede di sviluppare l'analisi delle reti esistenti e della significatività dei dati prodotti, contando anche sul lavoro svolto alla Task 1, predisponendo un piano di passaggio alle necessità impellenti e future (Direttiva 2000/60CE e Direttiva balneazione DIR2006/7CE), ed alle nuove prescrizioni, puntando a garantire una continuità dell'informazione utile a valutare adeguatamente nel tempo l'ecosistema lacustre in tutte le sue componenti, ottimizzando le forze in campo e puntando a consolidare i sistemi di rilevazione.
La Task 5, "Realizzazione del sistema di valutazione e mappatura spazio-temporale dello stato delle acque mediante telerilevamento da satellite", parte dalla disponibilità di dati da satellite ad elevata frequenza e varia scala di risoluzione, unitamente a strumenti matematici di elaborazione dei segnali spettrali rilevati consente di creare relazioni a scala locale o assoluta tra la radiazione luminosa riflessa e particolari elementi contenuti nelle acque.
Con questo metodo si è in grado di fare ricostruzioni a ritroso nel tempo, fino al momento di avvio della produzione e disponibilità di immagini satellitari, in differenti situazioni climatiche e stagionali, con una scala di risoluzione tanto di tipo temporale che spaziale a diversa risoluzione.
La Task 6, "Evoluzione dell'uso del suolo e della vegetazione nel bacino idrografico", attraverso l'utilizzo della metodologia e delle immagini acquisite nella Task 5, estende l'analisi da satellite all'uso del suolo ed alla vegetazione del bacino idrografico del lago, applicando algoritmi già ben collaudati di differenziazione a terra delle differenti situazioni esistenti.
Il recupero di immagini pregresse disponibili e l'acquisizione/integrazione di nuove immagini di specifici periodi, consentirà di proporre una valutazione evolutiva storica anche a livello del suolo.
La Task 7, "Esecuzione di analisi di qualità sui campioni già raccolti per ricercare inquinanti, con particolare riferimento a quelli di origine zootecnica, agricola ed industriale nella zona prospiciente le linee di costa del comune di Castiglione del Lago e a fenomeni di accumulo di POPs", riunisce in un'unica task le attività collegate all'analisi ambientale dei carotaggi sul lago (8 previsti) e delle bennate, di competenza della Regione Umbria per la fase operativa.
Il soggetto chiamato ad eseguire il campionamento è l'ISMAR CNR di Bologna, che supporta il Servizio geologico della Regione Umbria negli studi su batimetria e datazione sedimenti del lago.
La selezione dei siti di campionamento sarà definita sulla base delle informazioni sedimentologiche disponibili (depocentri e natura dei sedimenti), in relazione alle possibili fonti di contaminazione di origine esterna: ambiti agricolo.-zootecnici del settore di Castiglion del Lago, aree urbane connesse anche a scarichi fognari, in particolare di Passignano-Tuoro e Castiglion del Lago, areali prospicienti i principali corsi d'acqua drenanti al lago, fasce perilacuali e zone industriali-artigianali.
La memoria storica sui sedimenti, o aspetti legati alla migrazione di fluidi, saranno valutati sulle colonne di sedimenti derivanti dai carotaggi.
Fenomeni di accumulo di metalli e POPs (DDT, PCB, IPA ecc..) saranno valutati in relazione alle fonti di pressione ed ai meccanismi di circolazione delle acque (venti, correnti).
La Task 8, "Sviluppo della Banca dati documentale", prevede la creazione di un sistema di archiviazione di pubblicazioni, documenti, cartografie e dati ambientali sul comprensorio lacustre. L'accesso al sistema di consultazione della banca dati, tanto dall'interno quanto dall'esterno, sarà disimpegnato attraverso modalità Internet o Extranet, e diretto sia ai cittadini che alle amministrazioni.
La Task 9, "Stato dell'ecosistema lago-comprensorio e condizione di riferimento del lago", procederà alla definizione degli elementi conoscitivi e predittivi dei comportamenti del lago nel suo stato attuale, stato naturale e stato di riferimento.
Tali risultati dovranno essere raggiunti in linea con la Direttiva 2000/60/CE, e con quanto definito a tale riguardo in ambito nazionale, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque. E' necessario che nell'ambito delle ecoregioni e dei Distretti idrografici, tutti i corpi idrici appartenenti alle varie categorie, tra cui i laghi entro il 2015 raggiungano un obiettivo ambientale rappresentato da uno Stato Ecologico Buono.
L'attività si avvarrà anche dei risultati prodotti da Arpa nel corso del 2008 con la riorganizzazione del monitoraggio ambientale ai sensi del D.lgs 152/06 e succ. mod., così come definiti al cap. 3.3., includendo una valutazione complessiva di bioindicatori nelle localizzazioni significative del lago e la concettualizzazione di standard ambientali coerenti con le sue caratteristiche.
In particolare sarà sviluppata una valutazione sulle comunità fitoplanctoniche del lago e sulla fauna ittica, integrata da osservazioni su macrofite acquatiche e macroinvertebrati bentonici, andando a valutare sia gli ambiti neritici più significativi o antropizzati e la zona pelagica del lago, come riportato nella cartina a lato.
La Task 10, "Messa a punto di un modello di proposta tecnica per il piano di gestione", parte dal quadro delle azioni pianificate e realizzate nel bacino del Lago, per valutare complessivamente tutti gli interventi realizzati ed il contributo di ciascuno alla risoluzione dei problemi evidenziati dal Piano Stralcio e dal Piano di tutela, così come delineare quelle alla data ancora in fase di previsione e di realizzazione.
Contemporaneamente, di concerto con la Regione Umbria, sarà attivato un tavolo tecnico con tutti i soggetti istituzionali che hanno competenze sul lago o ne sono portatori di interessi: Autorità di bacino (o di Distretto idrografico), Regione Umbria, Provincia di Perugia, Ente Parco e Comunità Montana, Comuni lacuali. Questo tavolo utilizzerà, con il supporto e l'indirizzo di Arpa, i quadri conoscitivi e valutativi predisposti dal Progetto per valutare la rispondenza o meno delle scelte ed azioni intraprese rispetto agli obiettivi di Piano Stralcio e del Piano di tutela, le possibili ulteriori prescrizioni normative nazionali e regionali, al fine di rivedere criticamente obiettivi e scelte di intervento.
Il percorso da attivare in fase propositiva deve tener conto dell'art. 14 della direttiva 2000/60 per quanto riguarda la partecipazione pubblica ai processi decisionali, coinvolgendo adeguatamente nelle fasi di discussione, valutazione proposta tutti i soggetti anche non pubblici interessati, dai cittadini alle loro associazioni, ecc.
I risultati dell'attività condotta dovranno portare alla definizione dello stato di attuazione degli interventi e del loro sviluppo, a valutare le misure integrate nel Piano di tutela delle acque, verificare la congruità delle azioni intraprese e dei loro risultati, delle risposte ambientali, considerando il traguardo del Buono stato ambientale al 2015 (ecologico, chimico e quantitativo), configurare lo scenario ottimale per il lago e modalità e forza degli interventi per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, con la proposta di una revisione ed integrazione del PS2 in forma di Piano di gestione, secondo le linee guida comunitarie e le indicazioni normative nazionali.
Documenti di progetto