COSA SONO I RIFIUTI SPECIALI
La definizione di rifiuti Speciali viene data all’art.184 comma 3 nel quale si stabilisce che sono rifiuti speciali i rifiuti che provengono dalle seguenti attività:
- attività agricole e agro-industriali della silvicoltura e della pesca;
- attività di demolizione, costruzione, e attività di scavo;
- lavorazioni industriali*;
- lavorazioni artigianali*;
- attività commerciali*;
- attività di servizio*;
- attività di recupero e smaltimento di rifiuti;
- trattamento delle acque e delle acque reflue, pulizia di fosse settiche e reti fognarie;
- abbattimento di emissioni in atmosfera;
- attività sanitarie;
- veicoli fuori uso.
(*) se non aventi i requisiti previsti dalla norma per essere considerati Rifiuti Urbani da fonti non domestiche
Il produttore di rifiuti ha l'obbligo e l'onere della classificazione del rifiuto ovvero dell’attribuzione del codice EER (Elenco Europeo Rifiuti) e della sua caratterizzazione con la quale si stabilisce anche la “pericolosità” o meno del rifiuto prodotto.
LA FONTE DATI
La fonte dati per la produzione dei rifiuti speciali è il MUD, Modello Unico di Dichiarazione ambientale, che enti ed imprese devono presentare annualmente alla Camera di Commercio, nel quale devono indicare la quantità e la tipologia di rifiuti che hanno prodotto e/o gestito nel corso dell’anno precedente.
La normativa stabilisce ogni anno le esenzioni dall’obbligo di presentazione del MUD (DPCM 23/12/2020).
COSA FA ARPA
Arpa in qualità di Sezione regionale Catasto Rifiuti, così come stabilito all’art.189 del DLgs 152/2006, effettua ogni anno la bonifica della banca dati delle dichiarazioni MUD messa a disposizione dalle Camere di Commercio e trasmette la Banca dati bonificata a ISPRA ai fini della predisposizione del rapporto nazionale Rifiuti Speciali.
I dati estratti dal MUD bonificato vengono utilizzati per le analisi di settore e per l’attività di vigilanza e controllo.
[Ultimo aggiornamento 6 luglio 2021]