Indice di riciclo
Con la Direttiva 2008/98/CE l’Europa introduce la “gerarchia dei rifiuti” da applicare quale ordine di priorità della normativa e della politica in materia di prevenzione e gestione dei rifiuti:
- prevenzione della produzione di rifiuti (adottando misure volte alla riduzione della quantità di rifiuto, della sua pericolosità e del suo impatto negativo sull’ambiente);
- preparazione dei rifiuti per il riutilizzo;
- riciclaggio dei rifiuti (ovvero recupero di materia);
- eventuale recupero di altro tipo (incluso il recupero di energia);
- solo come ultima opzione, previa verifica dell’impossibilità tecnica ed economica del recupero, smaltimento
All’art. 11 della Direttiva è stato introdotto l’obiettivo di riciclo che stabilisce che almeno il 50% in termini di peso dei rifiuti provenienti dai nuclei domestici e se possibile anche dei rifiuti di altra origine ma assimilati agli urbani, debba essere interessato da operazioni di preparazione per il riutilizzo e di riciclaggio. Tale obiettivo viene posto, come minimo, per carta, metalli, plastica e vetro.
La gerarchia dei rifiuti e l’obiettivo di riciclaggio vengono recepiti nella normativa italiana con il D. Lgs 205/2010 che modifica il D. Lgs 152/2006.
Indice di riciclo: metodo
La Commissione europea con Decisione del 18 novembre 2011 ha istituito regole e modalità di calcolo per verificare il rispetto degli obiettivi di riciclaggio, propone 4 metodi di calcolo lasciando liberi gli Stati Membri di scegliere quello più adeguato al sistema e di inserire nel calcolo dell’indice ulteriori frazioni in aggiunta a quelle obbligatorie.
Il metodo in via di adozione in Italia prevede il calcolo dell’indice di riciclo sul flusso dei rifiuti domestici e rifiuti assimilati includendo come frazioni da conteggiare carta e cartone, plastica, metalli, vetro, legno e frazione organica (Metodologia di calcolo n° 2).
L’indice di riciclo viene quindi calcolato come rapporto tra la sommatoria dei quantitativi di raccolta differenziata delle frazioni considerate effettivamente avviate ad impianti di riciclo al netto degli scarti e la sommatoria dei quantitativi delle stesse frazioni complessivamente contenute nel rifiuto urbano totale.
Indice di riciclo =
Dove fi = carta, plastica, vetro, metalli, legno e frazione organica avviata a operazioni di R
si = coefficiente di scarto della frazione i-esima
pi = carta, plastica, vetro, metalli, legno e frazione organica prodotti
La composizione del Rifiuto Urbano anno 2015
Per poter calcolare l’indice di riciclo è pertanto necessario conoscere la composizione del rifiuto urbano complessivo che è la somma dei rifiuti della raccolta differenziata e dei rifiuti non differenziati. La composizione della raccolta differenziata è nota, in quanto rifiuti raccolti separatamente per frazione, mentre non è nota la composizione dei rifiuti non intercettati dalla raccolta differenziata che può essere conosciuta solo attraverso l’esecuzione di analisi merceologiche sul rifiuto urbano residuo (RUR).
A questo fine in Umbria nel periodo 2015-2016 sono state effettuate due campagne di analisi merceologiche su campioni di Rifiuto Urbano Residuo raccolti in tutto il territorio. L’elaborazione dei risultati ha permesso di ricostruire la composizione media a scala regionale di questo rifiuto.
Dalla conoscenza della composizione della raccolta differenziata e di quella del rifiuto urbano residuo è stata ricostruita la composizione del rifiuto urbano complessivo:
- Organico e verde: 37%
- Carta: 21%
- Vetro: 8%
- Plastica: 12%
- Metalli: 3%
- Legno: 2%
- Tessili: 3%
- Pannolini: 3%
- RAEE: 1%
- Inerti: 4%
- Ingombranti misti: 2%
- Residui pulizia stradale: 2%
- Altro: 4%
Per quanto riguarda le frazioni incluse nel metodo di calcolo dell’indice di riciclo, nel RU anno 2015 sono contenute:
- 173 mila tonnellate di frazioni umide di cui il 60% intercettato dalla raccolta Differenziata,
- 98 mila tonnellate di carta di cui il 56% intercettato dalla raccolta Differenziata,
- 37 mila tonnellate di vetro di cui il 74% intercettato dalla raccolta Differenziata,
- 55 mila tonnellate di plastica di cui solo il 34% intercettato dalla raccolta Differenziata,
- 12 mila tonnellate di metallo di cui solo il 47% intercettato dalla raccolta Differenziata,
- 11 mila tonnellate di legno di cui l’84% intercettato dalla raccolta Differenziata,
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Organico (t)
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Carta (t)
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Vetro (t)
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Plastica (t)
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Metalli (t)
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Legno (t)
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RD UMBRIA
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104.541
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54.924
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27.097
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18.740
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5.828
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9.137
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RUR UMBRIA
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68.319
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43.165
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9.453
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36.311
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6.485
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1.749
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RU UMBRIA
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172.860
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98.090
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36.550
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55.051
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12.313
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10.886
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Indice di riciclo anno 2015
Per le frazioni organico, carta, vetro, plastica e legno è stato ricostruito l’intero ciclo di gestione e pertanto è stato possibile calcolare per ciascuna il quantitativo complessivo di scarti avvenuto nelle varie fasi del ciclo. I dati a nostra disposizione non sono invece risultati sufficienti per la ricostruzione dell’intero ciclo di gestione della frazione metallo e pertanto l’indice di riciclo viene in via preliminare calcolato escludendo questa frazione.
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Organico
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Carta
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Vetro
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Plastica
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Legno
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CARTA+VETRO+PLASTICA
+LEGNO+ORGANICO
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% prodotto intercettato da RD
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60%
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56%
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74%
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34%
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84%
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59%
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% RD a Riciclo al netto degli scarti
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52%
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98%
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83%
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50%
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92%
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67%
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IR
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31%
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55%
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62%
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17%
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76%
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40%
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L’Indice di Riciclo per l’Umbria nel 2015 si attesta pertanto a solo il 40% del rifiuto prodotto.
Concorrono a determinare il basso valore dell’Indice di Riciclo 2015 più fattori legati sia alla fase della raccolta sia alla fase della gestione del rifiuto, tra i quali i principali sono:
- Scarsa capacità di intercettazione delle frazioni recuperabili da parte dei sistemi di raccolta differenziata, in particolare per la frazione organica e, tra le frazioni secche, per la carta e la plastica.
- Scarsa qualità delle frazioni umide raccolte denunciata dai risultati delle analisi merceologiche del rifiuto organico.
- Eccessivi scarti dalla fase di separazione della Raccolta Differnziata Multimediale (RDM) pesante che incide negativamente in particolare sull’indice di riciclo delle frazioni plastica e vetro.
- Eccessivi scarti del processo di compostaggio, denunciati dai dati di gestione degli impianti