Banca del germoplasma

La diversità biologica del territorio umbro si può esprimere anche attraverso la variabilità delle specie vegetali orticole che caratterizzano le diverse aree regionali. L’erosione genetica, i cambiamenti climatici, l’espansione delle specie aliene, le nuove abitudini alimentari e l’inquinamento sono sicuramente alcuni dei motivi che hanno determinato, negli ultimi decenni, la perdita di molte risorse di interesse alimentare che con la realizzazione della Banca del Germoplasma, denominata "Collezione Polvese",  Arpa Umbria vuole tentare di preservare e custodire. 

Attraverso questo progetto l’Agenzia si impegna a valorizzare il tema dell'agrobiodiversità diffondendo la conoscenza, l’uso e le tradizioni delle risorse genetiche di cui è custode e a incentivarne la coltivazione.

 

 

La “Collezione Polvese” nasce nel 2016, dopo un fortuito ritrovamento di vecchi semi mal custoditi che Arpa Umbria nel tempo ha messo in sicurezza, riorganizzato, valorizzato e condiviso con enti tecnici e cittadini.

 

Oggi la Banca del Germoplasma di Arpa Umbria grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia DSA3, il Parco Tecnologico Agroalimentare Dell'Umbria 3A, la Regione, la Provincia, le amministrazioni comunali e soprattutto agli Agricoltori Custodi, rappresenta un riconosciuto punto di riferimento regionale per azioni di recupero delle risorse genetiche autoctone, di tutela e valorizzazione della biodiversità delle specie a rischio di una possibile scomparsa. Nel tempo la Banca si è dotata anche di nuovi strumenti, macchinari, materiali per la conservazione ex-situ e la coltivazione on-farm

  

In attuazione della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD, 1992), del trattato internazionale sulle Risorse Fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO 2001), del Protocollo di Nagoya (2014), delle leggi Nazionali (L.194/2015) e regionali (LR 12/15), Arpa Umbria, rispondendo ai fini istituzionali di Tutela e Prevenzione Ambientale:

  • conserva in sicurezza il materiale acquisito nella Banca del Germoplasma;
  • gestisce il registro del materiale genetico depositato;
  • attiva procedure di rinnovo e ripristino dell’originaria quantità di materiale genetico conservato;
  • mette in atto iniziative volte a migliorare le informazioni, difendere e valorizzare il patrimonio genetico di interesse agrario;
  • garantisce ad enti, istituti pubblici e di ricerca, l’accesso gratuito e permanente alla Banca a garanzia di uno sviluppo sostenibile dell’agricoltura e a difesa della sicurezza alimentare.