FAQ

Queste le domande più frequenti alle quali è possibile trovare risposte utili per comprendere meglio le dinamiche del progetto. Ma per ogni altra informazione o dubbio, non esitate a contattare il personale dell’Agenzia.

 

Quali sono le piante idonee alla conservazione nella Banca del Germoplasma?

La Banca del Germoplasma rappresenta il modo migliore per salvaguardare dall’estinzione specie e varietà minacciate dalla scomparsa. Nel caso specifico la “Collezione Polvese” favorisce la conservazione ex-situ di semi appartenenti alla varietà orticole tipiche della regione Umbria. Ma non tutti i semi si possono conservare nelle Banche dei Semi: solo quelli che possono essere disidratati e conservati al freddo. Per questo Arpa Umbria oltre alla conservazione ex-situ, promuove anche la coltivazione on-farm.

 

Cosa vuol dire: mantenere la purezza di una varietà?

Per mantenere la “purezza” di una varietà orticola bisogna evitare che durante la coltivazione le piante si ibridino, vengano cioè in contatto con altre piante dello stesso genere, ma di diversa varietà.

 

Cosa significa: evitare l’ibridazione?

Salvaguardare l’agrobiodiversità locale significa anche che i semi conservati nella Banca del Germoplasma mantengano nel tempo le caratteristiche genetiche tipiche della varietà. A tal fine è necessario che durante la coltivazione le piante siano protette dall’ibridazione casuale, adottando una giusta distanza da varietà affini o l’isolamento fisico della pianta e/o dei fiori.

 

Quali sono le giuste distanze?

Per mantenere le caratteristiche delle specie in coltivazione si suggerisce di rispettare una distanza minima tra le diverse varietà per non favorire l’impollinazione incrociata. Le Linee Guida del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, suggeriscono un isolamento di almeno 500mt che raddoppia allorquando ci si trovi in aree ventose, arrivando a suggerire la coltivazione di una sola varietà qualora se ne voglia mantenere la purezza. Di seguito alcuni suggerimenti minimi per la coltivazione in un orto familiare:

 

Specie

Distanza (m.)

Specie

Distanza (m.)

Basilico

250

Mais

500

Cavolo

250

Melanzana

250

Cocomero

250

Melone

500

Fagiolina

5

Peperoncino

5

Fagiolo

20

Peperoni

250

Fave

20

Pomodoro

5

Finocchio

250

Rapi

600

Insalata

5

Zucca

250

Lenticchie

5

Zucchine

250

Lupinella

1000

 

Cosa è “la coltivazione a scalare”?

La tecnica della coltivazione a scalare, cioè la semina in tempi differenti, può favorire una raccolta per un tempo prolungato. Attenzione però che non tutti gli ortaggi sono adatti a questo tipo di coltivazione.

 

Quando si raccolgono i semi?

Raccogliere i semi e conservarli per gli anni successivi è di grande importanza per un agricoltore. Il tempo giusto è definito dalle caratteristiche del frutto che deve comunque essere sempre maturo e di buona qualità:

  • Baccelli (piselli, fagioli, ceci, cereali) e Pannocchie (mais): vanno fatti preferibilmente seccare sulla pianta fino a completa maturazione. Poi raccolti e asciugati in zona protetta e lontano dalla luce diretta del sole;
  • Frutti umidi (zucche, zucchine, melanzane, meloni, angurie): raccogliere i semi dei frutti in leggera sovramaturazione. Eliminare il materiale vegetale non necessario, lavare e asciugare bene i semi primi di riporli;
  • Frutti umidi (pomodori, cetrioli): svuotare il contenuto -polpa e semi- dal frutto, metterli in una ciotola con un po’ di acqua e lasciare al caldo fino alla formazione di uno strato compatto di muffa bianca. Questa azione antisettica preserva il seme da parassiti e patologie. Terminata la fermentazione sciacquare i semi, asciugarli conservarli lontano dall’umidità.

 

Da quali frutti vanno raccolti i semi?

I semi vanno raccolti dai frutti maturi delle piante più sane, vigorose e che presentano le caratteristiche tipiche della varietà. Non vanno assolutamente selezionati i frutti danneggiati o malati. Raccogliere frutti dal maggior un numero di piante disponibili al fine di ottenere un dato medio e rappresentativo della varietà in coltivazione.

 

Come si conservano in maniera corretta i semi?

Per la corretta essiccazione e conservazione i semi vanno puliti, privati del materiale vegetale quale foglie e steli, e liberati dal terriccio. Vanno rimossi i semi danneggiati e se ancora umidi, vanno lasciati asciugare su carta assorbente, in luogo areato e lontano dalla luce diretta del sole (Temperatura 5°C-Umidità 25%). Non utilizzare carta o fogli di giornale che possono contenere sostanze chimiche e coloranti. I semi seccati vanno riposti in un contenitore pulito, ad esempio un barattolo di vetro a tenuta stagna, etichettato con il nome della varietà e l’anno di coltivazione. Il contenitore va riposto al buio in luogo fresco e asciutto.

 

Cosa è la ‘consociazione’?

La consociazione, è la tecnica che, valutando le complesse interazioni che esistono tra le piante mette in evidenza l’azione stimolante o al contrario reprimente alle colture vicine. Non tutte le colture ortive sono tra loro consociabili: bisogna ad esempio tener presente le esigenze nutritive di ciascuna pianta, il ciclo di sviluppo e lo spazio che occupa la chioma e l’apparato radicale.