Cosa si intende per

Vi proponiamo di seguito una raccolta dei principali termini tecnico-scientifici comunemente utilizzati nella gestione delle Banche del Germoplasma in materia di Biodiversità agraria.

L’adozione di definizioni e nomenclature univoche è indispensabile per una coordinazione rispondente alle normative comunitarie e agli accordi internazionali. Ma è anche il modo giusto per avviare con gli agricoltori un’interlocuzione a pari livello affinché ci sia piena partecipazione e significativa condivisione degli obiettivi di tutela ambientale.

 




Agrobiodiversità: l’insieme di tutte le componenti della diversità biologica rilevanti per l’agricoltura e l’agroecosistema, tra le quali le varietà delle specie vegetali coltivate, le razze delle specie animali di interesse zootecnico, le specie di insetti (per es., api, baco da seta) e microrganismi (per es., lieviti, batteri, micorrize) utili.

  

Accessione: campioni di materiale raccolto, introdotto, stoccato e collezionato nella Banca del Germoplasma. E’ caratterizzata da un nome, un numero, un codice. Una stessa varietà locale può essere rappresentata da più accessioni nello stesso areale di studio.

  

Agricoltori custodi: coloro che, iscritti in appositi albi regionali sulla base di esperienza e di determinate caratteristiche aziendali, provvedono alla conservazione on farm delle risorse genetiche a rischio di estinzione iscritte nel Registro Regionale. Gli agricoltori custodi che affiancano la Banca del Germoplasma di Arpa Umbria, collaborano alla realizzazione della “Rete di conservazione e sicurezza” e costituiscono un punto di eccellenza nel territorio per la conservazione, informazione e divulgazione del materiale genetico autoctono. L'attività di rinnovo avviene nell'area geografica di origine/reperimento del materiale genetico.

  

Banca del Germoplasma: struttura che ha lo scopo di garantire la conservazione, la salvaguardia e la valorizzazione di specie vegetali o animali rare e minacciate nonché di particolare interesse fito-zoogeografico e naturalistico. La Banca genetica di Arpa Umbria custodisce ex situ germoplasma di cultivar orticole endemiche, rare o a rischio di estinzione, e di specie a interesse agronomico del territorio regionale.

 

Biodiversità: varietà e variabilità degli organismi viventi e dei sistemi ecologici in cui essi vivono, evidenziando che essa include la diversità a livello genetico, di specie e di ecosistema.

 

Coltivazione on farm: reintroduzione di una specie nel territorio di origine, il ripristino e la tutela di un habitat sono esempi di strategie atte a favorire la salvaguardia delle risorse naturali. La coltivazione deve essere effettuata all’interno di aziende agricole presenti nel territorio in cui la risorsa è tradizionalmente presente e reperita, per tutelarla dall’estinzione e in modo da permetterne l’evoluzione in risposta alle pressioni selettive che ne hanno permesso la differenziazione operata dall’ambiente e dall’uomo.

  

Conservazione ex situ: strategie di conservazione delle risorse genetiche nelle banche del Germoplasma. L’obiettivo primario è il mantenimento di taxa minacciati, della loro diversità genetica e del loro habitat. I programmi di conservazione ex situ, quali la conservazione nel lungo periodo del germoplasma, la moltiplicazione e cura dello stesso, sono complementari e forniscono un valore aggiunto a quelli in situ. Si svolgono preferibilmente nel paese di origine della risorsa genetica, ma comunque fuori dall’ambiente naturale.

   

Germoplasma: rappresenta il corredo genetico di una determinata specie, in grado di trasmettere i caratteri ereditari da una generazione all’altra. Nella Banca del Germoplasma di Arpa Umbria è rappresentato dal seme, organo di diffusione delle spermatofite, protetto da tegumenti rigidi e spesso induriti.

  

Moltiplicazione in campo: Processo con cui viene aumentato il numero di individui a partire da un pool limitato di semi. Questa attività viene svolta presso strutture specializzate ed adatte per rispondere alla necessità di effettuare la moltiplicazione in purezza e conservativa.

  

Prove di germinabilità: tecnica di sviluppo del processo fisiologico che corrisponde alla ripresa della crescita attiva dell’embrione contenuto nel seme che si manifesta con l’emissione della radichetta. La germinazione può essere considerata ultimata quando la plantula ha prodotto una superficie fotosintetica in grado di provvedere al fabbisogno di sviluppo della pianta.

 

Rete di conservazione e sicurezza: strumento previsto in base all’art. 69 del Capo IV della L.R. 12/2015 a garanzia della conservazione ex situ e in situ delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario della Regione Umbria. La rete è formata da chiunque possieda a vario titolo, e si impegni a conservare nel tempo, una o più risorse tra quelle iscritte nel Registro Regionale.

  

Varietà locale: è una popolazione caratterizzata da un adattamento specifico alle condizioni ambientali e di coltivazione di una determinata area ed è strettamente associata agli usi, alle conoscenze, alle abitudini, ai dialetti e alle ricorrenze della popolazione umana che l’ha sviluppata e/o continua la sua coltivazione. Sono popolazioni in equilibrio con l’ambiente ma anche soggette a diversi gradi di selezione attuata dagli agricoltori.